rileggere i Dialoghi di Seneca “non ha
prezzo”, specialmente quando “l’estate
sta finendo” (Righeira,1987),
“all’ombra dell’ultimo sole” (F. De Andrè, il pescator, 45 giri del 1967)
e, la prospettiva del rientro in città approssima l’orizzonte alla linea di asfalto
che “andava a Rogoredo” (E.Jannacci, ibdem, 1964) Stringendosi
il campo, anche quello visivo,
l’attenzione mette a fuoco le piccole cose che si lasciano, come ad esempio una
lucertola che si crogiola al sole incurante di un moscone, così mi piace pensarlo, che le contende il
posto. Come il rettile, consapevole degli officia
(impegni
pubblici), che mi attendono, vado enumerandomeli pensando al
contempo come obliterarli al meglio o almeno con con sufficiente dignità. Spero
che quest’anno la sorte mi arrida benigna affidandomi, complice il fato, una leva motivata e solerte. Altro non fosse che
l’esercizio del magistero, seneca docet,
trova ragione d’essere nel discepolo, ed è solo in esso che può riverberare il
lume sapienziale. Da sempre tiepido verso gli esiti dell’ordalia, attendo solo di misurare l’integrità di chi decide nel
valutare in ogni dove, sperando che prevalgano i fatti e non i patti. Da ultimo
mi riprometto di alimentare decorosamente e degnamente questo blog a cui vado
affezionandomi. Siccome penso che la sindrome del
soliloquio solipsistico possa essere annoverata, ormai, tra le patologie professionali di chi per lavoro insegna, e
perciò l’esternazione è per tale malanno sollievo e cura. Anche perché chi ogni
giorno ammaestra si trova di fronte platee sensibili ed attente solo alle
vibranti sollecitazioni iphoniche et
consimili, sarà così che, dal blog ai
twetts, passando per hangouts ricchi di emoji, il salto nel buio nella didattica telematica, sarà un leap.
near, pòder della luserta |
lucertolina mia, che anche tu al pari delle formiche nel tuo
piccolo ti incazzi, (te lo si legge negli occhi, anche se non lo dai a vedere) sappi che ….
e fu il calore di un momento, poi via di
nuovo verso il vento, davanti agli occhi solo il sole… e la memoria è già dolore. ops, dimenticavo !
Almeno però
non si perda
il senso degli ultimi stenti,
alle mosche rimane la merda,
il cielo appartiene ai potenti.
il senso degli ultimi stenti,
alle mosche rimane la merda,
il cielo appartiene ai potenti.
c.lolli, in morte della mosca
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