Camminare in montagna è faticoso,
e non solo. Nell’urban slow hiking il viandante incede sereno mentre osserva curioso e con ciò riconcilia il
pensiero all’azione. Nel trekking invece,
che poi non riesce mai ad essere così
lento come il nome promette, discese e salite, balze e pianori, scoscesi e impervi
con ripido e rapido passo ti fanno marciare e risvegliano l’ernia cervicale che è dentro in te.
Non è dunque un caso che anche in
piani paesi di aurore boreali tra renne e salmoni, un distinto signore, ancor oggi, attraversi la strada compito e, con lobbia.
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