troppo forte è la nostalgia della città e dunque vi propongo un’immagine catturata appena prima di lasciare Milano che ne ritrae uno scorcio odierno, camuffato da vecchio.
Milano, macello di viale Mugello, agosto 2013 |
Sulle falsificazioni temporali si
gioca una carta fondamentale delle possibilià di comprensione e cognizione dei caratteri di
un luogo. La fotografia, come la visione che la produce, ha caratteri di
simultaneità (contemporaneità di percezione e identificazione
degli elementi che compongono la scena), ciò a
differenza di altri stimoli sensoriali, come l’udito, che presenta condizioni
sequenziali. In tale simultaneità si gioca la verità, sempre relativa, come
relativo è il senso di tempo, di un’immagine di paesaggio.
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