mercoledì 14 agosto 2013

feria d’agosto



Vi fu un tempo in cui la suggestione esistenzialista, o almeno la si credeva tale, ammaliò la mia generazione. A seconda delle propensioni ognuno ne esprimeva l’afflato coi fatti, dai gesti, nei modi o con le arti. Ora non ricordo se mosso dalla convinzione “che solo l’uomo fatto sa essere ragazzo ( C.Pavese, risvolto di copertina della prima edizione di Feria d’agosto), passai un’intera serata a guardare i fuochi d’artificio che immaginavo, insieme alle stelle cadentiessere l’essenza dell’estate.



Dopo trent’anni, come Diogene di Sinope (in quanto considerato piena espressione della scuola cinica), vado convincendomi che l’ovvietà  di tale asserzione  stia nel fatto che solo quando il ragazzo che è in noi raggiunge l’età adulta, ha piena consapevolezza di esser stato ragazzo e solo allora capisce che “la bella estate(stesso autore ,1949) se fosse stato scritto di questi tempi, sarebbe stato un romanzo generazionale per i nostri padri, peccato che nessuno avesse ancora coniato il genere. buon ferragosto!
 

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