lunedì 15 luglio 2013

welcome day




Dopo una settimana di rodaggio, vado convincendomi che anche quella per i blog sia una passione, perché passa. (da andrea g. pinketts in “il conto dell’ultima cena”, il libro più divertente che credo di aver mai letto) Dalla competitor analysis mi sono accorto, ahimè, che con l’inesperienza che è propria del dilettante ho violato la netiquette omettendo di presentarmi e presentarvi il “focus” di questo blog, perciò rimedio subito.  
L’interesse per la città ed il suo apparire è in genere un tema di retrovia dato che: ove l’urbanista prevede, l’architetto provvede e l’abitante non vede, è solo l’ozioso turista, in genere, a prestare attenzione all’incessante trasformarsi della città. Perciò l’autore di questi post, come ogni attempato e sfaccendato turista, vaga cercando suggestioni e catturando memorie. Attraverso un assidua e ricorrente frequentazione dei luoghi raccoglie visioni ed umori che poi miscela e distilla per estrarne figure. Una consuetudine all’uso di immagini ed un fluente eloquio non sono però garanzia di pensieri profondi, al più danno spessore al nulla, e di ciò, ove accada, me ne scuso sin d’ora. Oggetto del blog sarà, invece, il paesaggio urbano inteso come quell’insieme di caratteri, pregiudizi e sensazioni che derivano da un assidua frequentazione dei posti che compongono “l’urbanità”.  Ogni giorno in un post, (con agnostica reverenza alla Convenzione Europea del Paesaggio), cercherò di sintetizzare la percezione dei caratteri di un luogo e le loro interrelazioni, producendo così una figurazione diastratica; ovvero una figurazione gergale che vuole esprimerne il sentire.
Nel darti il benvenuto propongo un primo argomento di discussione: in quale prospettiva, tu, vedi la città?   
 r.s.v.p.

Nessun commento:

Posta un commento