lunedì 29 luglio 2013

infra-strutture



oltrepassata, non senza qualche affanno, l’ansia da prestazione della “seconda settimana”(cfr. ebe appostilla*, usi e costumi del giovin nubendo) di vita in comune,  in questo nostro connubio d’amorosi sensi comincia a mancare afflato e trasporto; in attesa, quindi della crisi del settimo anno (op. citata) , bisogna pur fare qualcosa ! immaginando perciò la trepida attesa di uno dei  dieci fedeli lettori che quotidianamente accadono in questo blog ho ritenuto opportuno dare un ordine  ad_esso: «pasciti, leggimi e commenta!». Per loro mercede però, il blog si evolve: - come in ogni territorio dotato di caratteri urbani, ad arte e in coscienza,  s’impone una oculata opera d’infrastrutturazione.  In questa ambigua finestra sulle apparenze della città ho provveduto dunque a montare un telaio.  Da esso, in un geometrico disegno “all’inglese” , si affacceranno  alcuni argomenti che spero capaci di catalizzare la vostra preziosa attenzione.  Pensate come rubriche senza periodo si proporranno  maliziose, per animare un dibattito che ancor oggi, langue. Una già la conoscete, con le “t-shirt  no logo” mediante un grafismo  si esprime un’idea. Le altre rubriche si propongono di presentare aspetti inusuali del luogo, come in: “facce di, e da, città” un computo sorriso o una complice smorfia  descrivono il sentire diffuso; gli “urban_code” sono istantanee di modi di vita “on the city” e quindi la cronaca; con le “stratigrafie urbane” ci si misura invece con  la storia e i caratteri di un luogo, mentre con le “lezioni di urbani si tenta di esprimere un giudizio  sui modi civili di condividere spazi e opinioni.



Nei prefestivi e festivi, come si conviene ad ogni “architetto di base(l’omologo del vostro medico della mutua) rimando le doglianze alle strutture d’assistenza territoriale (blog addicted first aid) nelle quali trovare conforto e ristoro. In altre parole quando non vi sono notizie degne di nota, continuerò nell’ozioso vaniloquio e non vi saranno replay; d’altro canto nonostante gli sforzi profusi i commenti continuano a languire e la “call” del 22 luglio, è andata deserta; sob.

Ndr. Ebe Appostilla è una notissima opinionista di costume del secolo appena trascorso, appassionata studiosa e, perciò, profonda conoscitrice dell’opera di quel Giovanni del Casotto già autore del famosissimo, “overo bon ton de’ urbani consumi”.

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