lunedì 29 luglio 2013

fisiognomica urbana


L’attento osservatore di luoghi ed urbani aggregati, avrà ben presto compreso che assai difficile è aver visione simultanea e compiuta del soggetto osservato e dei suoi dettagli. Ciò accade per ben tre fattori tra loro concomitanti ed interagenti. Il primo interessa il  campo visivo che, a differenza di quanto si è portati a pensare, è assai limitato e solo per effetto di meccanismi visuali e processi ricognitivi si amplia ed estende offrendo un adeguata visione di quanto ci attornia. Il secondo è conseguenza del disposto urbano, in cui gli edifici si assommano o affastellano in modo contiguo e spesso indistinto. Il terzo motivo, ed è il principale,  consegue al fatto che la scena urbana è, di norma e per propria natura, priva di caratteri così distintivi da risultare emblematici e unici. Portando ad estrema sintesi questo assunto, su cui certamente tornerò con altre (dovute) considerazioni, potremmo anche dire che di una città avremo soltanto visioni parziali e la sua “fisiognomica” (urban physiognomy*, is my neologism © thanks citations, the author: claudio umberto comi_polimi), consegue ad una sincretica sintesi di porzioni vedute ma, altrimenti cognite, così come ,ci appare la gente.


 * http://www.urbandictionary.com/define.php?term=physiognomy

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