giovedì 18 luglio 2013

velocipedi urbani



Per associazione iconica, l‘intabarrato ciclista di ieri, mi solletica una riflessione per oggi. In Olanda, che a detta di molti è un paese civile, ed in cui l’uso della biciletta  è storia (http://www.verzetsmuseum.org/binaries/museum/topstukken/fiets_1024.jpg)  e presente (cfr. la foto. Amsterdam, 25 giugno 2013)




le uniche bici sui marciapiedi sono quelle appoggiate ai muri o legate ai pali. Nelle città italiane, complice una politica, come sempre in Italia, buonista e ruffiana che ha confuso e sfumato  il concetto di percorsi “ciclo-pedonali”,  discinte giovanette, vecchie signore,  bambini  e sottili intellettuali, oramai   li vedi sfrecciare sui marciapiedi in sella al proprio biciclo.  Proprio ieri, mentre una moto di grossa cilindrata mi passava di fianco sul marciapidi, in  fondo è anch’essa un velocipede, un amico mi raccontava che a Bologna  bici e motorette scorrazzano garrule anche sotto i portici, incuranti di passanti e pedoni, producendo così politraumatizzati che vanno ad animare le sale d’attesa dell’Istituto Rizzoli; e il codice della strada cosa dice? qualcuno lo sa? boh? personalmente credo opportuna un'authority.

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