venerdì 19 luglio 2013

geometrie celate



osservando i segni che vedi per strada, scoprirai che ciascuno di essi ha una sua bellezza. Non vi è un progetto voluto, ma il caso li fa risaltare e a te osservatore oculato che li sai apprezzare, la città disvela un arcano disegno.


Un aspetto fondamentale della città di oggi è il suo giustapporre geometrie, pressoché, casualmente contraddicendo, nei fatti, l’idea di un “disegno urbano” inteso come programma di forme e colori tra loro in una qualche maniera ordinati. Ogni cosa,  ed anche il più piccolo segno non sfugge alla regola, si ritaglia uno spazio nel frastuono d’insieme. Sta a noi, cambiare punto di vista, magari abbassarci, oppure socchiudere gli occhi per coglierne i tratti e provarne, se accade, piacere. L’abitudine invece ci porta a cercare una preordinazione. Per educazione riteniamo che i luoghi debbano avere un assetto preciso. In ossequio ad un banale senso del bello siamo portati ad ammirare gli aspetti più diffusi e ordinari, mentre la città è per propria natura un ordito su cui si dipana una sottile trama fatta di segni, forme e colori  che sfuggono ad ogni governo. Saperli vedere ed apprezzarne l’apparente anarchia, rendono la nostra giornata più lieta e il nostro spostarci in città, una gita.

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