Alla seconda settimana di quotidiana fatica per un operoso
e abbondante ripascimento di questo curioso blog,devo constatare, alquanto sgomento, che esso non ha ancora sortito nessun atto vandalico, grazioso
omaggio o riverente spernacchio e, cosa ancora
peggiore, nessun commento. Quindi dico a te,
imprevisto e per volere del caso, coartato
lettore, fai subito qualcosa affinché esso prosperi, altrimenti il mio prezioso
lavoro di ico_cronista metropolitano sarà
obnubilato dalle cocenti lacrime per tanta indifferenza.
Nel frattempo, ispirato da inguaribile ottimismo, lancio
una “call” per reclutare motivati ed alacri allievi per l’istituenda “urban
fotosh (“oot”
or “it”, you choose) school” che aprirà i battenti a breve e,
senza indugio dunque, reply &
follow me.
Ndr: Per chi non
ne conosce i retroscena,e può dubitare del mio stato di salute mentale, con questo
post mi rivolgo affettuosamente ad un circoscritto e selezionato gruppo di studenti ed amici che con me hanno condiviso un esperienza
in cui “ogni alba ha i suoi dubbi” (A. Merini, se gli angeli sono
inquieti, 1993)
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