domenica 21 luglio 2013

call


Alla seconda settimana di quotidiana fatica per un operoso e abbondante ripascimento di questo curioso blog,devo constatare, alquanto sgomento, che esso non ha  ancora sortito nessun atto vandalico, grazioso omaggio o  riverente spernacchio e, cosa ancora peggiore, nessun commento. Quindi dico a te, imprevisto e per volere del caso, coartato lettore, fai subito qualcosa affinché esso prosperi, altrimenti il mio prezioso lavoro di ico_cronista metropolitano sarà obnubilato dalle cocenti lacrime per tanta indifferenza.
  
Nel frattempo, ispirato da inguaribile ottimismo, lancio una “call” per reclutare motivati ed alacri allievi per l’istituenda “urban fotosh (“oot” or “it”, you choose)  school” che aprirà i battenti  a breve e, senza indugio dunque, reply & follow me.

Ndr: Per chi non ne conosce i retroscena,e può dubitare del mio stato di salute mentale, con questo post mi rivolgo affettuosamente ad un circoscritto e selezionato gruppo di studenti ed amici che con me hanno condiviso un esperienza in cui “ogni alba ha i suoi dubbi” (A. Merini, se gli angeli sono inquieti, 1993)

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