domenica 18 agosto 2013

la città tascabile



Essere fuori, quindi lontano, dalla città, equivale ad esserne privo. La mancanza di città, dei suoi tessuti, dei suoi percorsi, dei suoi edifici e del suo, di questi tempi sopito, clangore, aprono nell’urban addicted un vuoto incolmabile o quasi, ed è per ciò che nel  bagaglio del viandante non può mancare 




antesignano dei giochi di ruolo mein kleines dorf, quale feticcio di città a richiesta è il compagno di viaggio ideale per chi della città e delle sue forme di varia urbanità non può fare a meno. Creato per il diletto aiuta a comprendere il difetto della città: presa in piccole dosi  produce un piacevole stordimento dei sensi, ove l’assunzione sia massiccia e prolungata, da assuefazione e crisi d’astinenza. Dato che come si sa, una casa non fa città (htthp://blog.marliynaffolter.com/?cat=3) .
 

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