domenica 25 agosto 2013

anacronismi


troppo forte è la nostalgia della città e dunque vi propongo un’immagine catturata appena prima di lasciare Milano che ne ritrae uno scorcio odierno, camuffato da vecchio.

Milano, macello di viale Mugello, agosto 2013
Sulle falsificazioni temporali si gioca una carta fondamentale delle possibilià di comprensione e cognizione dei caratteri di un luogo. La fotografia, come la visione che la produce, ha caratteri di simultaneità (contemporaneità di percezione e identificazione degli  elementi che compongono la scena), ciò a differenza di altri stimoli sensoriali, come l’udito, che presenta condizioni sequenziali. In tale simultaneità si gioca la verità, sempre relativa, come relativo è il senso di tempo, di un’immagine di paesaggio.

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