è bastata una perturbazione un po’
più severa delle precedenti e il clima è cambiato. Mal di gola e
raffreddori costringono in casa la
voglia di uscire a raccogliere istantanee della nuova stagione e della moda che
sfila in città. Non resta che, malinconico
compagno, un buon bicchiere di vin brulé con un poco di miele e guardar attraverso un’immagine rubata, negli ultimi giorni di sole, la vendemmia
che tra poco comincia.
post scriptum: da qualche giorno
ho accorciato i testi che accompagnando le immagini raccontano i fugaci pensieri.
Tre sono le ragioni: la prima è che tornato al lavoro gli impegni divengon padroni del tempo. La seconda è che costruire pensieri ampi ed articolati, magari dando corso a rubriche, progetti e proposte a
suo tempo avanzate, richiede impegno e costanza, ma prima o poi fidatevi arrivano; e la terza, che in fondo è la più meschina, sta nel fatto che per una media di poco più di dieci amatissimi lettori a giornata,(i quali però sono
essenziali per dare un senso al blog e non hanno dunque nessuna colpa ma solo
dei meriti e dunque ringrazio), commisurare
lo sforzo mi sembra normale.
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