Opificio
precario e temporaneo senza il quale non vi è città.
Intrinseca
alla città è l’edificazione, anche se di cosa e perchè non importa niente a
nessuno e, con essa, nascono i cantieri. Un amico architetto pensa che il cantiere sia per
la città come il chirurgo estetico per una donna, la plasma, la trasforma trasfigurandola nel vacuo tentativo di cancellare i segni del tempo e donarle un effimera beltà.
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